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Edizione 2011

Il Salento è la culla del Negroamaro che è l’uva da vino più diffusa nella Puglia. È presente in modo preponderante in circa 10 denominazioni di origine protetta per regalare austeri vini rossi o delicati rosati.

Le sue origini sono ignote, alcuni sostengono essere stato portato dai greci, altri studiosi propendono per la tesi che abbia avuto origine autonome sulle coste salentine.

Guagnano ha voluto anche quest’anno, per la terza volta, con il premio “Terre del Negroamaro”, omaggiare questo prezioso frutto della terra ed alcune personalità che hanno valorizzato, in vario modo, il prodotto nel territorio.

Un giorno di festa, dunque, che coinvolge questo piccolo ed operoso centro delle terre del negroamaro, ove il vino è sempre stato al centro della vita, non solo per l’aspetto economico commerciale ma anche per quello edonistico poiché fonte di gioia, felicità e spensieratezza.

“Lu mieru faci ballare li vecchi” come recita un proverbiale detto della saggezza popolare, il vino facendo ballare i vecchi fa dimenticare qualsiasi malanno.

In serata il borgo antico si anima di numerosi cultori di enogastronomia, musica, pittura, teatro, arte e fotografia.

Numerosi sono gli stand allestiti da rinomate aziende vinicole locali e tra un brindisi e l’altro c’è sempre la possibilità di assaggiare prelibatezze della cucina salentina.

La manifestazione, promossa e organizzata dal Comitato Tecnico Operativo è stata patrocinata da: Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Provincia di Lecce, Unione dei Comuni del Nord Salento, Università del Salento, Camera di Commercio di Lecce, APT di Lecce e Coldiretti di Lecce. Proietta è partner tecnico dell’evento.

Il cuore della manifestazione come sempre è stato la Piazza Maria SS. del Rosario: la Chiesa Madre da sfondo al palco centrale, su cui si è esibito in apertura di serata il trio formato da Francesco Del Prete (violino elettro-acustico), Emanuele Coluccia (sax e pianoforte) e Alessandra Caiulo (voce). A seguire, il concerto di Lucia Manca, giovane cantautrice nel panorama della musica d’autore.

Per le vie che si diramano dalla piazza centrale l’arte di pittori ed artisti come Cinzia Rapanà, Ambra Delle Grottaglie e Pino Laghezza, fino a godere della creatività di Mario Miccoli e Vincent Brunetti, con i loro quadri dal vivo.

Il teatro delle ombre è stato protagonista nel giardino del Museo del Negroamaro con lo spettacolo “La lunga vita del signor Scazzamureddhu” del Teatro delle Giravolte di Aradeo. Sempre il teatro ha occupato la scena in Vico San Luigi, dove la compagnia Amalia e i suoi Amici hanno proposto un’inedita rivisitazione dell’“Antologia di Spoon River” di E. L. Masters.

Nella piazzetta Livio Tempesta un infopoint multilingue per l’accoglienza dei visitatori.

Dopo la mezzanotte una tappa de “Le notti del barbagianni”, rassegna musicale promossa da Arci Rubik. In apertura la band romana I Quartieri ha sorpreso i presenti con musica elettronica vintage, a seguire le ballate elettroniche della Casa del Mirto e in chiusura, Populus. 

Video integrale a cura di GuagnanoInforma.

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