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Personaggi locali e Folklore

Salvatore Antonio Leone

Tiempu a' rretu

Nel sentir parlare le ultime generazioni guagnanesi, mi sono reso conto che, benché una qualche forma di dialetto resista ancora, specialmente tra quelli che hanno superato la sessantina, nonostante ciò, la parlata guagnanese si sta impoverendo (direi quasi estinguendo!) gradualmente tanto da somigliare più ad un “italiano dialettizzato” o un “dialetto italianizzato”, a cui manca quell’espressività e incisività linguistica tipica “uagnanese”, che ne ha costituito, da sempre, la sorgente principale di ricchezza comunicativa e versatilità. Quanti termini non trovano più la loro collocazione nella parlata quotidiana in famiglia?; quante espressioni, anche colorite, non si adattano più al nostro vivere quotidiano? Se riflettiamo su questi punti, scopriamo che il gusto della battuta dialettale veloce, sapida e incisiva non trova più posto e motivazioni nela nostro modo di esprimerci. Il dialetto è costituito solo da parole, a volte completamente difformi dalla loro “trasposizione” in lingua italiana parlata o da inflessioni vocali o tonalità tipiche, ma è caratterizzato da un cospicuo patrimonio di espressioni caratteristiche, di modi di dire, di proverbi e di “culacchi”, tipici ed unici nel loro genere, perché legati alla vita di ogni giorno del territorio. Questo immenso bagaglio culturale tende ad essere riposto nel dimenticatoio, perché sottovalutato rispetto all’italiano, che ad esso subentra, prendendone gradualmente il posto, quasi in maniera strisciante; senza accorgersene. Si uccide così la Tradizione!

Antonio Calcagni

Omaggio a un capopolo

ovvero "Lu Cosimino Cumpagnu"

Edizione Publigrafic smc Trepuzzi

Anno 2008

Un omaggio in versi per riproporre alle nuove generazioni la figura storica di un capopolo carismatico, Cosimo Ingrosso, un pezzo di storia per la comunità guagnanese.

Antonio Calcagni

Lu 'Ngiccu Furieri

Biografia di un allegro artista contadino.

Casa Editrice Acustica

Anno 1998

      Ci sono individui, nelle diverse comunità cittadine, cui la natura ha elargito a larghe mani alcune spiccate attitudini che ne caratterizzano la personalità. Uomini che non si congedano da questa vita terrena  senza aver lasciato prima memorie indelebili tra la gente che li ha visti nascere, vivere e morire.

Si tratta di personaggi emblematici d'un paese creativi in ogni attività del braccio e della mente, arguti e burloni, che sanno dare sale e colore ad un intero territorio, ....

 

Giocchino Tondo

"La mamma Coi" di Guagnano Vittima d'amore

 

Appena finito di leggere il Suo manoscritto sulla "Mamma Coi", carissimo Signor Professore Giocchino Tondo, il primo pensiero è stato "quanto è grande Dio, perchè con le piccole cose, i piccoli gesti, opera grandi prodigi."

Quanto sono infinite le Sue strade e quanto imperscrutabili i Suoi pensieri!

 

.... Grazie esimio Professore, per questo messaggio che Lei ha diramato: credo proprio che la figura della Mamma Coi, vivrà ancora tra noi e spero che vivendo già lei nella gloria di Dio, un domani possiamo anche ammirarla nella gloria tra gli uomini.

 

Sac. Nino De Carlo

Salvatore Cremis, Antonio Calcagni, Cosima Leccese, Gino Rosato, Gino De Luca, Giovanni Malatesta, Mimma Leone, Salvatore Tondo, Salvatore Leone, Aldo Tafuro, Lucia Castrignanò, Salvatore Pezzuto

"FANE BENE E SCERRATE"

   Proverbi e detti salentini

in omaggio a Francesco Calcagnì

      in arte "lu 'Ngiccu Furieri"

Edizione 2011

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