Storia Locale
Gino Giovanni Chirizzi, Guagnano.
Dalle prime attestazioni alla fine del Cinquecento, Conte Editore, Lecce 2004, pp. 222, ill. b.n., cm 24, br. ed. con sovraccoperta.
Collana Biblioteca di cultura meridionale, n. 18.
Ricca di fotoriproduzioni delle testimonianze più significative e di vecchie immagini, l'opera si articola in cinque parti e, dopo una ricostruzione storico-critica dell'etimo del nome, delle prime attestazioni del casale (seconda metà del Duecento) e delle vicende (fino al quattrocento), nelle ultime tre sezioni prende in esame una abbondantissima documentazione cinquecentesca, quasi del tutto inedita, scoperta nei più diversi archivi in un trentennale faticoso lavoro di ricerca.
Leggendo il volume si viene a sapere della giurisdizione (1466) di Lecce su Salice e Guagnano, dell'esistenza in vita ancora nel 1495 del barone Zurlo Salvatore III.
E, nel Cinquecento, del primo sindaco attestato (1512-13), del primo Consiglio Comunale (1573), del primo arciprete (alla fine del quattrocento); dell'industriarsi dei cittadini nei più diversi settori, dell'attività agricola, degli stenti, delle vertenze debitorie dell'Università; si conosce a fondo la toponomastica, con sorpresa si scopre che l'attuale emblema civico è già documentato nel 1595.
Si apprende che nel XVI secolo la Chiesa Matrice, di cui sono presenti tutti gli altari padronali, è ancora in fase di completamento; ecc...
Si tratta certo di microstoria, storia locale, di piccoli uomini e di piccole cose...
Ma questa rivisitazione di un mondo, pur così lontano, sembra essere l'anticipazione speculare di realtà ancor oggi vive e condizionanti.
Una "historia magistra vitae", dunque, che può insegnare ad essere monito agli uomini del terzo millennio?
Rosario Jurlaro, Guagnano. Chiesa e società.
Con un ricordo di Roberto Manni, un saggio di Paolo Agostino Vetrugno e relazioni sui restauri della chiesa matrice e sue opere d’arte di Antonella Tempesta, Duilio Tanchis, Rodolfo Palazzo e Raffaele Murra, Edizione Amici della A. De Leo, Brindisi 1988, pp. 99, ill. b.n. e col., cm 24, br. ed. Collana Storia e cultura, n. 2. Lievissime tracce d’uso alla brossura, per il resto molto ben conservato.
P. Cav. Domenico Bacci dei Minori
Guagnano..... Salentino
Storia
Religione
Leggenda
Lecce
Premiata Tipografia Gius. Guido
1924
Il nuovo Parroco Don Luigi Grassi, che V. E. Rev.ma ha saggiamente e provvidenzialmente scelto a reggere la Parrocchia di Guagnano, non ha smentito l'attività che tanto Lo distingue nel Ministero Sacerdotale della nostra Archidiocesi.
ANDREA TONDO
Dal Giglio dei Borbone al Tricolore d'Italia
La vita di Giovannantonio Tarentini con note di storia salentina tra '800 e '900.
Edizioni Cirifo
Nacque il 30 gennaio 1814 a San Cesario da F. Tarentini di Guagnano e da Maria A. Conte di San Cesario. Trascorse la sua infanzia nel paese della madre ma, in seguito ai moti del 1820-21, si trasferirono in Guagnano. Dal padre, iscritto a una società carbonara, apprese una educazione ispirata a libertà e patriottismo. Partì per Napoli, intorno al 1838, dove strinse amicizia con molti cospiratori del Salernitano.Prese parte ai moti rivoluzionari del 1848 e contro di lui fu spiccato un mandato di arresto. La notte del 10 maggio partì per Oliveto, nascondendosi in casa di persone amiche.
Latitante, fu scoperto ed arrestato la sera del 20 giugno 1850, e tradotto nel carcere di S. Antonio. Il 14 maggio 1852 ottenne di essere prosciolto dall'accusa, ma con l'imperativo di ritornare a Guagnano.
Il 28 giugno 1857, nella Chiesa dei Padri Celestini in Mesagne, celebrò il matrimonio con Donna Fiorentina de Maria.
Affiliato alla Giovane Italia, si occupò di raccogliere l'obolo per l'acquisto dei centomila fucili per la spedizione di Garibaldi. Dopo la proclamazione del Regno di Italia fece parte della Guardia Nazionale per reprimere il brigantaggio.
Fu più volte Sindaco di Guagnano: ammirato sempre per la rigida ed avveduta amministrazione, e per i sensi di alto patriottismo, che lo guidarono in ogni suo atto. Chiuse serenamente la sua vita in Guagnano il 20 maggio 1902.
Il Castello
di Maria degli Atti
Una scrivania di noce chiaro, scolpita con arte da un esperto artigiano del luogo, era sistemata nella sala di ingresso dello stabile dove tuttora risiedo: essa custodiva i segreti economici, sentimentali e documenti di normale amministrazione, corrispondenza, atti testamentari di mio nonno Beniamino.
Era la sua cassaforte e, ad essa, affidava le sue gioie, i suoi segreti al contrario di sua moglie Giuditta che, come le donne dell'Ottocento, non si occupava dei problemi e degli interessi della famiglia.
Nel 1946 mio nonno, all'età di 64 anni, venne a mancare in seguito ad un ictus; i mobili di quella casa furono divisi tra noi due figlie di Mariano e di Arnaldo, il quale poi vendette la sua quota al fratello.
A me fu assegnata questa scrivania ed il mio primo impegno fu quello di dedicarmi al suo restauro, curando il legno pregiato con prodotti adatti contro i tarli.
Nei cassetti trovai una montagna di carte e di corrispondenza che mio nonno intratteva con svariati personaggi della politica, delle forze dell'ordine e con alti gradi dell'esercito che amava frequentare.
Di tutto quello che non ritenni di alcuna importanza, feci un bel fascio da bruciare nel camino; ma ciò che attirò la mia attenzione fu un registro, che riportva la volontà del mio bisnonno Nicola Leone, che, prima della sua morte, avvenuta nel 1908, aveva dettate il 13 maggio 1898 al notaio Manisco di Campi, per dividere la sua proprietà in otto colonne quanti erano i suoi figli.
Alla figlia Giuditta ed al nipote Beniamino furono assegnate due quote di palazzo, mentre al figlio Ferrante toccò l'ala destra con una sola finestra sulla piazza, ma con un'estensione di diverse strutture tra stalle, magazzini ed altro.
Antonio Calcagni
Storia di Guagnano e Villa Baldassarri
(dalla Preistoria al 2010)
Edizioni Publigrafic Trepuzzi
Anno 2010
La ministoria di questo paesino non si esaurisce nel racconto di una comunità di circa settemila anime, compreso quel migliaio ormai emigrato, senza ritorno, nell'ultimo decennio.
In effetti, l'opera racconta trenta secoli di storia, che partendo dal neolitico passa in rassegna una serie di popoli che l'hanno invasa e poi abitata.
Pensate a Messapi, Sallentini, greci, romani, bizantini, longobardi, arabi, normanni, svevi, angioini, De Briennes, aragonesi, francesi, austriaci, per citare i maggiori.
BIOGRAFIA DI ANTONIO CALCAGNI’
“Ignoro se alla luce del mondo venni / per coscienza, per capriccio o per errore” (da A me stesso) ma di sicuro so che era il giorno dell’Epifania del 1934. Frequentai la scuola elementare in piena guerra: 1940-45. Niente scuola media e studi superiori per i poveri; l’unica via senza ostacoli il bracciante tutto fare “tanto pe’ campà”. Nel 1956, dato un calcio alla malasorte, m’avventurai negli studi da autodidatta. Nel 1961, conseguita l’abilitazione magistrale e superato l’esame d’ammissione, mi trovai fra le aule dell’Ateneo Salentino, facoltà di Lettere moderne, sostenendo esami con Pisanelli, De Maria e Bonea. Tredici esami in fretta (su 19), poi lotta per la sopravvivenza. Sposato e in cerca di lavoro urgente, sostai a Milano (1963-66) e a Como (68-69). Vincitore di concorso, primo pensiero una casetta tutta mia. Intanto sfogavo tutte le mie tribolazioni nella poesia lirica (1981-2000). M’aspettava però un dovere civile: dare al mio paese la sua identità, ossia LA STORIA DI GUAGNANO E VILLA BALDASSARRI, 1^ e 2^ Edizione. Scrissi anche due biografie: LU ‘NGICCU FURIERI e OMAGGIO A UN CAPOPOPOLO. Infine ho raccolto in un unico testo il meglio delle mie poesie, edite e inedite, LA MIA ANTOLOGIA (2013). Tuttavia, dal 1990 al 2015, ho impegnato le mie residue energie fisico-mentali nello studio appassionato delle principali religioni dell’area mesopotamica e indogangetica, in modo particolare ebraismo, cristianesimo, islam, induismo e buddhismo. E’ pronta una corposa opera da pubblicare entro l’anno: LA MIA ESEGESI DELLA FAVOLA BIBLICA.
Il resto “chi vivrà lo vedrà”.
Dal 1° giugno 2013 sono reperibili su internet (cliccare su Google Antonio Calcagni oppure il sito Salic’é) circa una cinquantina di miei saggi sulla Bibbia, sul buddhismo e su discipline affini.
Guagnano
Emergenze storico artistiche
Regione Puglia
CRSEC LE/37 CAMPI SALENTINA
COOPERATIVA IMAGO
Conservazione tutela sviluppo e promozione
del patrimonio storico artistico culturale ambientale
diretta da Ernesto Martonucci
a cura di Federica Riezzo
introduzione Ernesto Martonucci
ricerca e schedatura Federica Riezzo
con contributi di Andrea Scarcella
Francesco Leone
referenze fotografiche Francesco Leone
ricerca iconografica pittorica Andrea Scarcella
ricerca iconografica architettonica Francesco Leone
impaginazione e cura grafica Publigrafic s.n.c.
Sindaco: Franco Palazzo
Editore Elio Pindinelli
Albo d'Oro dei Caduti e dei Decorati
della Provincia di Lecce
1915 - 1918
Dedicato a tutti i salentini immolatisi per l'Unità della Patria nel Primo Conflitto Mondiale.
Gianvito Rizzo
C'ERA UNA VOLTA LA "MATTRA"
Ipotesi su una tradizione guagnanese
Regione Puglia
Assessorato alla Pubblica Istruzione
Centri Regionali Servizi Educativi e Culturali di Guagnano e Salice Salentino.
Editrice Salentina - Galatina
Progetto grafico: M. Totaro
Le foto sono di Antonio Falco
Per le ricerche inerenti Villa Baldassarri ha
collaborato Cosimo De Luca
19 marzo 1982
Giovanna Trisolini
Madre Maria Crocifissa
Il Carisma di Madre Valeria Succi
Fondatrice delle Suore Oblate
di "sant'Antonio di Padova"
28 Gennaio 1905
Editrice Salentina - Galatina (Lecce)
Maggio 2016
Il Nostro Istituto sorge a poca distanza della Chiesa Parrocchiale di Guagnano, che è andata con il tempo sempre più ingrandendosi e perfezionandosi, tanto che attualmente presenta l'aspetto di una Cattedrale e racchiude, fra l'altro, tesori d'arte Sacra, fra cui una Statua do Maria Santissima del Rosario, realizzata in legno veneziano nel 1600 e rivestita con abito e manto di seta ricamati in oro, ed un dipinto murale a secco, che risale agli inizi del 1400 e che rappresenta la Madonna in Trono con Bambino ed Angeli, di stile Bizantino.
Antonio Calcagni
Storia di Guagnano e Villa Baldassarri
(dalla Preistoria al 1951)
Imago Editrice
Anno 2003
Sono trascorsi diversi anni da quando, consultando la modesta collezione di testi regionali un pò poverosi negli scaffali della locale biblioteca, mi capitò tra le mani il corposo volume di Luciano Grazioso "Scopriamo la Puglia" 1987, Adda Editore Bari, che riportava una scheda descrittiva di "quasi" tutti i comuni della nostra regione.
Convinto di soddisfare una mia curiosità, consultai l'indice finchè non trovai la lettera "G" come Guagnano, per scoprire in che modo veniva presentata la nostra realtà storico-geografica e sociale.
Ma, che delusione, del mio comune neppure il nome!
Mi sembrò all'istante una grave ingiustizia, che andava, però, controllata e motivata.
Qualche anno dopo ebbi l'opportunità di chiedere lumi ad uno storiografico salentino mentre conduceva ricerche professionali presso l'Archivio di Stato di Lecce.
La risposta fu di una semplicità disarmante: "Ti risulta che qualche tuo illustre concittadino abbia mai scritto e pubblicato una monografia municipale, cioè la storia locale, fonte indispensabile cui attingere per i vari divulgatori regionali, o provinciali che dir si voglia?"